
Riprende nei nostri oratori un servizio di appoggio educativo e istruttivo per quei ragazzi bisognosi che si trovano ogni giorno coinvolti nell’impiego dei compiti scolastici. Per questioni legate alle competenze e fasce di età, la scelta è stata proprio quella di distinguere il tipo di utenza con i suoi rispettivi bisogni.
Ecco che la primaria (elementari) avrà uno spazio compiti due volte alla settimana: martedì e sabato pomeriggio negli ambienti dell’oratorio di Santa Teresa in via Asiago; mentre per tre volte alla settimana: martedì, giovedì e venerdì per i ragazzi delle scuole medie all’oratorio San Domenico Savio in via Rovigno.
Per la buona riuscita della proposta e la garanzia della qualità formativa abbiamo bisogno di giovani e adulti capaci e competenti che offrano, nello spirito del volontariato, almeno un’ora e mezza alla settimana del loro tempo a questo emergente bisogno educativo.
Nella nostra realtà ecclesiale e anche civile abbiamo tante e svariate forme di volontariato che si esprimono soprattutto nei luoghi delle “Caritas parrocchiali” o in altri enti civili di accoglienza e ospitalità per persone meno abbienti. È bello riconoscere che abbiamo non poche persone dotate di sensibilità sempre pronte a sopperire tante povertà che bussano alle porte delle nostre chiese e che rispondono generosamente, vuoi attraverso la distribuzione della borsa alimentare, un contributo economico, uno spazio per lavarsi o un luogo anche solo per ascoltare e provvedere al bisogno.
Sarebbe altrettanto bello e significativo far passare l’idea e la sua opera di concretizzazione che la carità educativa oggi, nel nostro quartiere di Turro e Gorla, è ancor più emergente del solito e facile “pacchetto di pasta”.
Che bello se il volontariato assumesse l’espressione anche di una carità educativa fatta di giovani e adulti che non trattengono o ignorano le proprie competenze scientifiche-matematiche oppure linguistiche oppure letterarie-umanistiche, ma ne fanno un dono per gli altri.
Offrire il proprio tempo e le proprie competenze a uno di questi “piccoli del Vangelo” è la risposta al primo atto di misericordia spirituale che ci viene chiesto dalla maternità della Chiesa: istruire gli ignoranti, ovvero coloro che non conoscono, che non sanno. Anche questa è carità! Una carità che potrebbe garantire e determinare in positivo la vita futura di un ragazzo.